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Storia della Sagra

Minturno, Latina, Lazio

Storia della sagra

Dal 1954

La rocca Francescana di Minturno e il Santuario della Madonna delle Grazie sono al centro della più significativa manifestazione della terra aurunca

LA LETTERATURA DELLA SAGRA
Se per tradizione dobbiamo intendere un’opinione o una usanza antica tramandata di generazione in generazione, alla quale il popolo crede e tiene fede, non c’è dubbio che la Sagra delle Regne con cui il popolo di Minturno esprime la sua fede e la sua gratitudine alla Madonna delle Grazie debba includersi tra le più significative tradizioni popolari d’Italia. Noi che abbiamo dato un contributo notevolissimo
alla letteratura della Sagra con la pubblicazione di numerose corrispondenze giornalistiche su «Il Tempo» che meritarono il 10 premio Spiga d’Oro nel 1960, raccolte poi nell’opuscolo Fede, Folklore ed Arte nella Sagra delle Regne di Minturno stampato a cura dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, vogliamo dare un nuovo contributo storico-folkloristico alla manifestazione in questa XXVI edizione 1980 perché in essa vogliamo far rivivere meglio il mondo del lavoro con le sue antiche usanze che la Sagra ricorda e riassume. E’ questo un aspetto che finora è stato trascurato o, almeno, non è stato messo nella sua giusta luce.
IL LAVORO DEI CAMPI E LA FESTA DELLE MESSI
IN GRECIA, IN ROMA E NELLA TERRA AURUNCA
Infatti noi vediamo nella Sagra la parte terminale di un ciclo di attività rurali che impegnava l’agricoltore aurunco per quasi tutto l’anno dall’aratura dei campi alla semina del grano, alla zappettatura, alla mietitura, alla vigliatura. Quindi quasi tutta la fatica di un anno che, infine trionfava nel mare di messidoro sotto il sole di giugno e di luglio. In definitiva il mondo degli antichi ! Il mondo di Omero e di Virgilio (Salve, magna parens frugum, Saturnia tellus, magna virum) arrivato quasi fino a noi, fino a quando cioè intorno al 1920 non arrivarono nei campi le trebbiatrici (e nel dopoguerra trattori ed ora anche mietitrici meccaniche) a arare l’antico lavoro del contadino. Ora al popolo piace ricordare quel tempo, piace rivivere il lavoro sereno e faticoso della terra e la religione degli antichi riti della primitiva Festa delle Regne minturnese, diventata Sagra delle Regne nel 1955, culminante con l’offerta alla Madre di Dio della bionda messe dei campi consacrati dall’umano lavoro. Ecco perché la tradizione qui si mischia con la religione e diventa storia: storia di ieri e di oggi. Certo : la Grecia e Roma hanno lasciato in questa terra aurunca tracce profonde della loro civiltà e la manifestazione minturnese, pur roteando intorno alla figura solenne della Madonna delle Grazie del Santuario Francescano di Minturno, che è Santuario proprio perchè custodisce l’immagine santa dell’affresco trecentesco alla quale è dedicata questa antichissima manifestazione nella quale c’è l’anelito profondo dell’anima verso l’Eterno, affonda le sue radici nelle tradizioni più suggestive dell’umanità mediterranea. Purtroppo anche per la Sagra ci sono state invenzioni di date e di centenari, mentre un filo ideale la….

 

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